Chi è il Dogger nelle scommesse sportive?

Redazione BR
Il Dogger è uno scommettitore che punta sugli eventi sportivi che dovrebbero concludersi con un esito a lui già noto. 

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Il Dogger negozia il risultato con gli atleti, acquistando dati da un informatore o organizzando una partita truccata.

Va notato che su Internet puoi trovare molti annunci per la vendita di presunti fiammiferi fissi ma in realtà si tratta di una truffa (organizzata dai cosiddetti pseudo-dogger).

Reclutamento di atleti

Gli organizzatori delle partite truccate cercano le loro vittime tra i clienti dei bookmaker. Abbastanza spesso gli atleti stessi, convinti di conoscere uno sport a fondo, iniziano a scommettere. Alcuni di loro alla fine diventano dipendenti dal gioco d’azzardo e si trovano in una difficile situazione finanziaria. Questa categoria di scommettitori diventa spesso un bersaglio per gli organizzatori delle partite truccate.

Un altro gruppo di partecipanti al match fixing sono gli atleti che non vengono retribuiti a sufficienza. A volte i club sportivi perdono i fondi e smettono di pagare gli stipendi agli atleti. I dogger lo scoprono e arrivano con una proposta per migliorare la situazione finanziaria degli sportivi in difficoltà.

Sindacati

Per ottenere un profitto massimo, i dogger ricorrono ai servizi dei giocatori professionisti che hanno sempre denaro sui loro conti presso diversi bookmaker. Molti giocatori professionisti si sono riqualificati in cosiddetti putter, sempre a causa del fatto che oggi è quasi impossibile vincere molti soldi soltanto con un gioco professionale.

I dogger commissionano le scommesse da piazzare sul risultato di cui hanno bisogno e pagano una ricompensa che varia dal 10 al 50 percento dell’importo vinto, a seconda degli obblighi e degli investimenti intrapresi.

Se invece il dogger fornisce il denaro destinato alle scommesse in anticipo, allora la commissione sarà una delle più basse. Se però il giocatore utilizza i propri fondi, la ricompensa avrà un importo maggiore.

Opposizione ai dogger

I bookmaker, gli enti sportivi di controllo, le organizzazioni indipendenti non commerciali e le forze dell’ordine statali stanno combattendo contro l’organizzazione delle partite truccate. I risultati di questi sforzi per il momento sono scarsi, siccome si riesce a rintracciare meno di un percento di tutte le partite organizzate dai dogger. Per i bookmaker gli unici metodi validi per affrontare il problema del matchmaking sono bloccare gli account dei giocatori coinvolti e rimuovere i campionati con molte partite “sospette” dal palinsesto. Inoltre gli allibratori informano le autorità sportive di controllo ogni volta che si imbattono in una scommessa sospetta.

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